Heroes"[4] è il 12º album di David Bowie del 1977 ed il secondo della cosiddetta "trilogia berlinese" assieme a Low e Lodger.
L'album sviluppa il sound di Low in una direzione maggiormente ottimista.[5] Dei tre album della trilogia berlinese, è l'unico effettivamente registrato a Berlino. La title track dell'album è uno dei brani più celebri di Bowie e costituisce uno dei classici della storia del rock. Il testo del brano è una classica storia d'amore contrastato, in cui due amanti si incontrano sotto il muro di Berlino. L'album è considerato una delle opere migliori dell'artista. In questo senso, al di là del grande contributo di Eno, è notevole, ai fini del 'sound' avveniristico, anche la partecipazione del chitarrista Robert Fripp, che arrivò dagli Stati Uniti per registrare le sue parti in un giorno soltanto.[6] Si dice che John Lennon abbia detto durante la lavorazione del suo album Double Fantasy nel 1980, di avere l'ambizione di "riuscire a fare un disco buono quanto "Heroes"."[6][7] L'album fu nominato disco dell'anno da NME.
Svariate tracce dell'album furono eseguite da Bowie in concerto nell'anno successivo alla pubblicazione dell'album, e incluse nell'LP Stage (1978). Philip Glass scrisse in onore all'opera di Bowie una sinfonia classica intitolata "Heroes" Symphony, basata sul disco, e seguito della precedente Low Symphony ispirata a Low. La title track è stata reinterpretata da numerosi artisti nel corso degli anni.